Partendo da un piccolo giardino chiuso composto da due parterre, un bosco per la caccia e un bacino commissionato da Luigi XIII, Luigi XIV seppe creare insieme al fidato Le Notre (ma anche grazie all'apporto e al talento di Le Brun e di Hardouin-Mansart) una proprietá sterminata, all'altezza della propria concezione della monarchia. Luoghi di delizie, i giardini di Versailles dovevano essere al tempo stesso spazi di rappresentanza del potere. Modellato secondo una precisa gerarchia degli spazi, rivestito di piante, popolato di statue, animato da acque zampillanti, l'intero paesaggio che circonda il castello di Versailles e si estende a perdita d'occhio fino all'orizzonte, fu ideato con l'intento preciso di rappresentare il "buon governo di Francia". A dare forma ai giardini contribuí uno stuolo di accademici, astrologi, ingegneri, giardinieri, fisici, botanici e scultori [.. tratto dal sito Federico motta Editore]