Nel dicembre del 1791 si consumò quella che Robbins Landon non esita a definire «la più grande tragedia nella storia della musica»: la prematura scomparsa di Mozart. Enigmi, misteri e mitologie hanno accompagnato da allora ogni discorso sulla sua morte. C'è chi sostiene che Mozart sarebbe stato avvelenato, chi chiama in causa gelosie e segrete passioni: avvalendosi di numerosi documenti inediti, Landon fa piazza pulita di tutte le mistificazione e ricostruisce scrupolosamente quell'anno di vita di Mozart che vide nascere il Requiem. L'analisi del rapporto con la massoneria, con Salieri e Süssmayr, si intreccia alla lettura di due grandi capolavori mozartiani: il flauto magico e la clemenza di Tito. Il breve arco di tempo di un anno fa da cornice a un vasto e dettagliato paesaggio, e consente di scorgere nuove luci in uno dei capitoli più oscuri e importanti della musica occidentale.