Una piccola anatroccola scambia una pantofola per la sua mamma. Poi si crede castoro, pipistrello, fenicottero. Ma lei chi è davvero?
È la sera della vigilia di Natale quando una piccola anatroccola appena uscita dall'uovo cade dal furgone del camionista Jack e, rotolando fino a un bidone della spazzatura, si ritrova dentro una morbida pantofola a forma di topo. Non sa ancora nulla del mondo, ma di una cosa è sicura: quella cosa soffice e calda deve per forza essere la sua mamma. La pennuta si crede, ovviamente, una pantofola, fino al giorno in cui viene accolta da una comunità di operosissimi castori e si convince di essere un castoro. Quindi si ritrova tra pipistrelli, e cerca di diventare anche lei un pipistrello. Viene poi adottata da una famiglia di fenicotteri altoborghesi che tentano di trasformarla in una di loro. Sarà l'incontro con una saggia maestra di scuola e con un affascinante Lupo Solitario a mostrare all'anatroccola la sua vera strada... Era dai tempi del celeberrimo Storia di una gabbanella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda che non ci capitava di leggere una favola moderna così ricca di grazia e ironia: un romanzo profondo e delicato con cui la Mastrocola ci consegna un messaggio universale rivolto a lettori di ogni età.
